Ciarlatani - Il Racconto della Pizia
Spettacolo di grande impatto, come sempre!
Tra Dürrenmatt e Sofocle, tra Delfi, un qualche paese baltico nel cui accento recita la (piuccheperfetta) Pizia, e la Sicilia (a volte anche nel dialetto palermitano dell’ottimo Edipo), tra profezia autoavverantesi e continuità del dubbio. Leggi di più
– Andrea Cozzo (docente di greco, facoltà di lettere classiche)
Casa di Alcesti
Lo spettacolo è stato davvero molto bello, molto forte, molto ben costruito, condotto dall’inizio alla fine con una grande sicurezza da tutti voi; davvero un piacere. Leggi di più
– Salvatore Tedesco (docente di estetica, facoltà di architettura)
Il Maestro, Ippolito e Cirano
Lettera aperta di una giornalista, di una modesta scrittrice e di una mamma come tante.
Cari ragazzi, ho visto e rivisto anche, per la seconda volta il vostro spettacolo. In entrambe le occasioni mi sono commossa. Se non fosse stato per i miei freni inibitori, mi sarebbe scappata qualche lacrima, non mi vergogno a dirlo. Leggi di più
– Eleonora Iannelli (giornalista)
Dopo avere assistito allo spettacolo sono davvero senza parole: bellissimo!
– Andrea Cozzo (docente di greco, facoltà di lettere classiche)
Cara Myriam, confermo quello che le ho detto già: voi siete autori molto bravi Leggi di più
– Salvatore Nicosia (docente emerito di letteratura greca)
Orestea: Delitto e Castigo
È sempre un piacere venire ai vostri spettacoli: Leggi di più
– Paolo Monella (latinista corpo basso, facoltà di lettere e filosofia)
Cara Myriam, se avessimo avuto agio le avrei fatto molte domande su questo straordinario spettacolo…
Le dico subito che ho trovato buona l’idea di contaminare due testi lontani ma con una qualche affinità, buona la resa teatrale, belli i costumi, bravi gli attori, ottima la regia; e che fra tutti gli spettacoli studenteschi cui mi è capitato di assistere questo è il meglio realizzato e il più coinvolgente.
Non so se è successo, ma se non fosse successo avrei introdotto le Erinni anche nel processo di macerazione di Raskolnikov, magari in una posizione più discreta, laterale, tanto per esprimere in forma evidente il nesso fra le due situazioni, e recitanti brani di Delitto e castigo. Questo spettacolo potrebbe veramente essere presentato al pubblico, e portato in giro in ambito studentesco, pure con biglietti a pagamento. Andrete a Palazzolo Acreide, o altrove? Gli attori erano tutti lontani da quell’impaccio e quella pronunzia paradialettale che quasi sempre ne caratterizza la recitazione.
Bravi tutti, in particolare Clitennestra e Sonja, ma il talento di quest’anno è Raskolnikov.
Ma la più brava e appassionata di tutti è lei, che mi sembra giunta a tale livello di sensibilità teatrale che non mi stupirei se un giorno la chiamassero a Siracusa a dirigere uno spettacolo con tutti i crismi! Auguri e saluti affettuosi
– Salvatore Nicosia (docente di letteratura greca, facoltà di lettere)
L'Opera di Antigone
Antigone e la legge non scritta della coscienza. Antigone e la forza interiore…
Antigone e la solitudine di una scelta. Antigone ribelle, contro il potere. Antigone martire, donna pietosa di ogni tempo.
Una tragedia attraverso il “cunto” siciliano.
Un racconto potente e viscerale, sotto alberi antichi, muti depositari della complicazione della storia dell’uomo. Parole, lingue, musica, gesti, bosco, fulmini e tuoni, emozioni e commozioni, competenza, partecipazione, riconoscenza.
Grazie alla Compagnia Teatrale “Volti dal Kaos” – Don Bosco Villa Ranchibile.
– Maria Angela Pupillo